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Un Nuovo Circondario Imolese più unito, rafforzato e strutturato, con una unica visione politica sui tanti temi da affrontare, per essere in grado di cogliere al meglio le opportunità di sviluppo che derivano dai fondi del PNRR e da quelli europei. A delineare questo nuovo assetto è il Piano Strategico, che il Nuovo Circondario Imolese ha approvato nelle scorse settimane. “Si tratta del documento che delinea le priorità di intervento per lo sviluppo economico e sociale del territorio e per il consolidamento dell’Ente da qui ai prossimi cinque anni, frutto di una rafforzata visione politica di un territorio, che va oltre all’essere solo un insieme di servizi associati” spiega il presidente del NCI, nonché sindaco di Imola, Marco Panieri, che sottolinea come “il Piano strategico nasca in sintonia con gli strumenti pianificatori della Città metropolitana e della Regione Emilia Romagna”.

Il Piano, redatto dalla società Poleis, è frutto di un percorso partecipato iniziato a ottobre 2019 e terminato a marzo 2021. Nello specifico, nel percorso sono stati coinvolti i Sindaci, i Dirigenti del Nuovo Circondario e i principali stakeholders del territorio. In totale sono state realizzate oltre 50 interviste, due momenti di progettazione partecipata, un questionario online rivolto ai principali portatori di interesse e 6 workshop/seminari tematici.

Il Piano è articolato in 5 assi di priorità: l’investimento sullo sviluppo economico; l’investimento sulle connessioni materiali e immateriali; l’investimento sullo sviluppo sostenibile; l’investimento sulla Valle del Santerno; l’investimento sulla salute e sulla qualità della vita.

“Aver definito il Piano Strategico del Circondario Imolese in condivisione con le realtà più rappresentative del nostro territorio e in coordinamento con Città metropolitana e Regione ci permette di prendere con maggiore forza scelte decisive per il futuro. Questa condivisione di obiettivi di lungo periodo ci farà cogliere al meglio la sfida dei prossimi fondi europei e PNRR. Questo nell’interesse di tutti i Comuni a partire da quelli più piccoli.

Alcune scelte saranno decisive anche nell’ottica del rilancio dell’Ente Circondario, sempre più centrale nel rendere attrattivo e competitivo questo territorio” aggiunge Matteo Montanari, vice presidente del NCI e sindaco di Medicina. A lui Panieri ha rivolto “un ringraziamento per avere guidato il NCI in un momento delicato ed avere impostato il lavoro di cui oggi vediamo i frutti”.

Panieri: nei prossimi anni opportunità uniche per il nostro territorio” - Tante le sfide contenute nel Piano: dal perseguire uno sviluppo economico sostenibile (incentrato sul rafforzamento della vocazione manifatturiera e sulla promozione del turismo e della cultura) agli investimenti sulla transizione digitale ed ecologica; dalle azioni per il rilancio dei Comuni della Valle del Santerno (per sviluppare iniziative in ambito agricolo e turistico) alle sfide della sanità del welfare post-pandemia che riguardano l’Ospedale di Imola, le case della Salute di Castel San Pietro, Medicina e Borgo Tossignano, lo sviluppo della telemedicina ed il sostegno al Montecatone Institute.

Secondo il Presidente del Nuovo Circondario, il Sindaco di Imola Marco Panieri: “i prossimi anni saranno caratterizzati da opportunità uniche per il territorio grazie ai fondi PNRR e grazie alla nuova programmazione dei fondi europei 2021/27. Il Nuovo Circondario, grazie al Piano Strategico approvato, si sta rafforzando sia dal punto di vista della pianificazione e della programmazione, sia dal punto di vista organizzativo, per essere pronto a presentare i progetti contenuti nel Piano e per attrarre risorse che arriveranno a tutti Comuni e che contribuiranno ad una crescita delle imprese e dei servizi per i cittadini. In questi giorni, dopo l’ottenimento, a fine anno, di oltre 12 mln di euro per progetti di riqualificazione urbana in diversi Comuni del Circondario, stiamo lavorando come Circondario, in via preliminare, all’elaborazione dell’ATUSS (Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile), un nuovo strumento predisposto dalla Regione grazie al quale arriveranno sul territorio 4 mln di euro di fondi europei per progetti volti ad aumentare l’attrattività turistica, l’economia cicloturistica e la riqualificazione di alcuni spazi pubblici in ottica ambientale in tutti i Comuni del Nuovo Circondario”.

Nel 2021 assunte 30 nuove persone - Per quanto riguarda il rafforzamento dell’organico, nel 2021, il Circondario ha visto un passaggio importante, grazie all’assunzione del Comandante della Polizia Locale, al Dirigente dell’area servizi finanziari e di 30 persone (di cui 21 a tempo indeterminato e 9 a tempo determinato) che sono andate a rafforzare alcune aree sotto-organico. Per il 2022, gli obiettivi di carattere organizzativo riguardano la capacità di allargare la gestione associata di alcuni servizi come la Polizia Locale e di conferire la gestione associata di nuovi servizi come il Controllo di Gestione, la Protezione Civile e le attività inerenti allo sviluppo economico-turistico e progetti europei. “Su questa ultima area, il Nuovo Circondario sarà la prima Unione in Regione a dotarsi di un servizio prettamente dedicato allo sviluppo economico-turistico e a coordinare i Comuni nella partecipazione ai progetti europei. In questo modo il Nuovo Circondario ha le condizioni per rientrare fra le Unioni avanzate della Regione Emilia-Romagna” fa sapere Sergio Maccagnani della società Poleis.

Questo rafforzamento della struttura si inserisce all’interno del cambio di Statuto del NCI avvenuto nei mesi scorsi, che ha portato, in particolare, ad individuare una cabina di regia unica, in cui la giunta del NCI è composta da tutti i dieci sindaci dei Comuni che ne fanno parte e nella possibilità di assumere un direttore generale che coordini il lavoro dei dirigenti, dando supporto ad una organizzazione cresciuta nel numero dei dipendenti e delle funzioni, con obiettivi di sviluppo ben chiari, come delineato dal Piano Strategico.

“Questa è anche l’occasione per ringraziare tutti i dipendenti del Nuovo Circondario Imolese per il lavoro svolto nella complessa cornice della pandemia” aggiunge il presidente Panieri.

Montanari: “puntiamo a sviluppo tecnologico e transizione ecologica” - Lo sviluppo tecnologico ed i temi legati alla transizione ecologica rappresentano due delle sfide più importanti del Nuovo Circondario. Secondo Matteo Montanari, sindaco di Medicina e Vicepresidente del Nuovo Circondario: “il Piano strategico ci ha consentito nel 2021 di dotare, sempre insieme al supporto tecnico di Poleis, il Circondario dell’Agenda Digitale, ovvero di un documento di programmazione dove sono contenute le sfide principali per promuovere la transizione digitale fra le quali: l’obiettivo di arrivare a coprire con banda ultralarga tutti i Comuni del Nuovo Circondario entro il 2025, lo sviluppo di servizi on-line per i cittadini e le imprese, la realizzazione di corsi di formazione sull’utilizzo delle opportunità del digitale per i cittadini più “fragili”, la creazione di spazi e luoghi sul territorio per la trasmissione e lo sviluppo di competenze digitali. Inoltre, l’approvazione del PAESC a livello di Circondario consentirà a tutti i Comuni di intraprendere una serie di azioni volte a ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2030”.

Poli: “il ruolo strategico della Vallata del Santerno” - “Il Nuovo Circondario può essere da supporto in questa stagione di opportunità che si aprono per i Comuni della Vallata – fa sapere da parte sua Beatrice Poli, Sindaca di Casalfiumanese, Vicepresidente del Nuovo Circondario -. L’aver riservato, all’interno del Piano Strategico, un capitolo specifico sui Comuni della Vallata testimonia la volontà di considerare questa parte di territorio come strategica in alcuni ambiti come l’ambiente, il turismo e l’agricoltura. Anche dal punto di vista dei servizi, attraverso la gestione associata nel Circondario possiamo colmare alcune difficoltà di organico che purtroppo interessano i Comuni di piccole dimensioni, è necessario però ripensare l’ufficio montagna e la sua alta valenza strategica. Sicuramente come Sindaci saremmo impegnati a capire in che modo articolare la vallata e la sua organizzazione, partendo dal fatto che sia i residenti che le imprese ubicate nei Comuni della Vallata del Santerno vogliono continuare a vivere e produrre in loco. Per questo occorre difendere i servizi alla persona e le scuole, per creare le condizioni per superare il tema del calo demografico”.

Tinti: “investiamo su uno sviluppo economico ‘sostenibile” - Infine, ma non certo da ultimo, il Nuovo Circondario si propone di investire sempre più su uno sviluppo economico “sostenibile” attendo alla qualità del lavoro e al benessere dei cittadini. Secondo Fausto Tinti, Sindaco di Castel San Pietro: “nel corso del 2022 lavoreremo per creare uno staff specialistico all’interno del Nuovo Circondario per coordinare i Comuni nella programmazione per partecipare ai bandi europei e nazionali, per informare tempestivamente le imprese su tutte le opportunità di accesso ai fondi e per creare un osservatorio socio-economico. Inoltre, la creazione di un PUG unico per il Nuovo Circondario su cui stiamo lavorando già da un anno, ci consentirà di valorizzare le aree a vocazione produttiva, di promuovere la specializzazione degli ambiti agricoli e di lavorare sulle reti di mobilità sia ferroviaria, sia viaria che sullo sviluppo di una rete di piste ciclabili per meglio collegare i percorsi casa – lavoro e verso Bologna, Faenza e Ravenna”.

A questo proposito va sottolineato che nel territorio del Circondario Imolese ci sono 2 delle 4 aree di sviluppo economico individuate nella Città metropolitana di Bologna: si tratta dell’area di Imola e del polo San Carlo, che coinvolge i Comuni di Castel Guelfo, Medicina e Castel San Pietro Terme.

“Voglio ringraziare Tinti per il proficuo e determinate lavoro svolto in Città metropolitana, all’interno della quale sarà per il Circondario Imolese il referente per i fondi del Pnrr e per quelli europei” aggiunge il presidente Panieri.

Il Nuovo Circondario si propone così di rafforzare la cooperazione interistituzionale fra Comuni. “Perché la qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese passa anche dal rafforzamento del Nuovo Circondario come luogo di programmazione e come Ente in grado di sviluppare servizi omogenei su tutto il territorio” concludono Panieri, Montanari Poli e Tinti.

Ultimo aggiornamento: 06-12-2023, 14:49