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Tutti i Comuni aderenti al Nuovo Circondario Imolese saranno dotati quanto prima di un Piano Antenne. Uno strumento finalizzato alla corretta pianificazione urbanistica e alla minimizzazione dei valori di campo elettromagnetico delle stazioni radio base per la telefonia mobile ubicate nell’ampio territorio di pertinenza. Una decisa svolta nella regolamentazione di un comparto sempre più di stretta attualità per gli enti pubblici impegnati a confrontarsi con l’avvento di quella tecnologia 5G destinata a rivoluzionare lo scenario delle moderne telecomunicazioni.
Un significativo cambio di marcia per i dieci municipi che compongono l’area circondariale, otto dei quali attualmente sprovvisti di tale supporto documentale. Per il Comune di Imola e quello di Medicina, già dotati di regolare Piano Antenne, si tratta invece di un’importante occasione di aggiornamento e revisione annuale delle certificazioni in possesso.
Il servizio di redazione del Piano Antenne è stato affidato alla fine dello scorso anno, attraverso le necessarie procedure di selezione da parte degli uffici di via Boccaccio, alla società Polab Srl che opera nel campo dell’elettromagnetismo ambientale con progetti, misure e monitoraggi nei settori dell’industria, dei servizi e della pubblica amministrazione locale.
La fase preliminare della progettualità in corso si concentra sul reperimento della documentazione esistente per mappare un preciso piano di localizzazione delle stazioni esistenti sui vari territori. Un’analisi da modulare con quella che sarà la programmazione di sviluppo proposta dai vari operatori telefonici attraverso un’opera di simulazione capace di delineare un’istantanea miscelata tra presente e futuro del settore. L’obiettivo del Piano Antenne è quello di uniformare la predisposizione di appositi regolamenti comunali supportati da specifici calcoli e mappatura cartografica per consentire l’installazione degli impianti di telefonia mobile secondo i dettami di uno specifico iter autorizzativo. Un processo in linea con tutte quelle normative, da rispettare fedelmente nella ferma volontà di salvaguardia e tutela della salute pubblica e degli equilibri ambientali, che disciplinano a livello nazionale la materia. Non solo. Spazio anche ad una panoramica circondariale completa ed aggiornata delle zone più sollecitate per scongiurare i potenziali incrementi espositivi dei valori di campo elettromagnetico e favorire la massima attenzione ai criteri di minimizzazione e mitigazione.
“Il tema dell’inquinamento elettromagnetico è, in generale, ancora poco trattato e spesso sottovalutato in nome dell’avanzamento e del progresso tecnologico – spiega Luca Albertazzi, sindaco di Dozza e delegato per il Nuovo Circondario Imolese alla materia -. “Il Piano Antenne è, attualmente, l’unico strumento consentito dalla legge per regolamentare la delicata casistica. Uno strumento d’avanguardia che, senza lasciare indietro nessuno, uniforma la risposta di un territorio ampio come quello circondariale all’indirizzo dello specifico argomento”. E ancora: “Virtuoso l’esempio del Nuovo Circondario Imolese che si attesta tra le prime unioni in ambito nazionale a disciplinare con spiccata sensibilità la questione – continua -. Un percorso avviato secondo quelle logiche di consapevolezza e trasparenza che anteponiamo alle superate considerazioni di natura ideologica. Prevalgono, quindi, gli intenti amministrativi che mirano all’approfondimento, alla conoscenza, all’analisi ed alla partecipazione per tutelare comunità, ambiente e salute pubblica”.
Puntualizzando l’ottica del ragionamento. “Siamo favorevoli ad un progresso sostenibile che parametra il suo fisiologico avanzamento ai criteri di minimizzazione e mitigazione di quelle conseguenze che impattano sulla salute dei cittadini e sulla sfera quotidiana delle attività – conclude Albertazzi -. Le cose dovrebbero, ragionevolmente, viaggiare sempre di pari passo”.
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Ultimo aggiornamento: 06-12-2023, 14:49