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È iniziato il conto alla rovescia per “A ruota LIBERA verso il 21 marzo 2024” (*), il festival itinerante che promuove la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile in particolare fra i giovani, con una serie di eventi, al via dal 13 febbraio, fortemente voluti e organizzati dai Comuni del Nuovo Circondario Imolese. Il progetto si avvale anche del contributo della Regione Emilia-Romagna e della collaborazione del presidio di Libera del Nuovo Circondario Imolese.
“Le Amministrazioni comunali del Circondario – sottolineano Beatrice Poli, referente del Tavolo della Legalità circondariale, e Giulia Naldi, assessora alla Legalità del Comune di Castel San Pietro Terme, capofila del progetto - sono in prima linea sui temi della cittadinanza attiva e della cultura antimafia, grazie all'importante lavoro che da anni svolge il Tavolo della Legalità del Circondario con l'impegno congiunto degli assessorati competenti, portando avanti percorsi come questo, cercando di rafforzare la rete territoriale, potenziare il senso di cittadinanza e tenere alta l'attenzione sulla cultura della legalità, con l'obiettivo di costruire una società migliore.”
La rassegna comprende iniziative pubbliche con giornalisti, ricercatori, professori universitari e parenti di vittime innocenti delle mafie, cineforum, spettacoli teatrali e mostre dedicate alla memoria delle vittime innocenti delle mafie.
Il primo appuntamento è “La mafia in Emilia-Romagna e nel Nord-Italia”, in programma martedì 13 febbraio al centro giovanile Flood di Mordano, con la partecipazione di Stefania Di Buccio, avvocata specializzata in amministrazioni giudiziarie di beni immobili e aziende, e coordinatrice alla didattica del Master universitario di II livello in Gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati "Pio La Torre" dell'Università di Bologna.
Seguirà il 17 febbraio a Castel Guelfo, presso Palazzo Malvezzi, l'inaugurazione della mostra dedicata alla vita del giudice Rosario Livatino, alla presenza dell'ex Procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini.
Il 19 febbraio appuntamento al centro giovanile Ca' Vaina di Imola per l'incontro “La 'Ndrangheta nel nostro territorio: dal Processo Aemilia all'operazione Radici”, con Giacomo Gambi, assessore alla Cultura e Politiche giovanili; Giuseppe Rizzo, avvocato di parte civile; Sofia Nardacchione, giornalista, responsabile del settore informazione di Libera Bologna e Libera Emilia-Romagna.
Il 29 febbraio, presso il centro giovanile Flood a Mordano, è prevista la testimonianza di Giuseppe Proggi, cugino di Domenico Martimucci, vittima innocente della mafia.
E gli eventi non finiscono qui, ma continueranno nel mese di marzo, coinvolgendo anche i comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel San Pietro Terme, Dozza e Medicina.
“Il festival è sempre stata per noi la possibilità di avvicinare la cittadinanza e soprattutto i giovani a questioni per cui siamo tutte e tutti coinvolti – spiega Mary Raneri, referente del presidio di Libera – inoltre credo che sia sempre più importante, al giorno d'oggi, parlare di mafia. Coinvolgere i giovani nelle iniziative è fondamentale per fornirgli degli strumenti per conoscere in modo approfondito il fenomeno mafioso e renderli consapevoli di quello che succede sul nostro territorio.”
(*) Il 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
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Ultimo aggiornamento: 15-02-2024, 16:36